Sapienza che salva
Venerdì XXVII Settimana del Tempo Ordinario
Bar 1,15-22 Sal 78 Lc 10,13-1
Sappiamo bene che il divisore agisce con astuzia nella vita del credente, nell’insinuare il dubbio, anche quando facciamo cose buone. In risposta e in difesa a questo, Gesù da alcuni insegnamenti per aiutarci ad essere vigilanti nella vita spirituale, indicandoci la via della Sapienza.
Prima di tutto ci dice che un regno non può essere diviso in sé stesso, che il bene non può venire dal male, sarebbe una contraddizione. E Gesù non è contradditorio, Lui è unità.
Poi, ci insegna a stare con Lui, a seguirlo sempre, perché possiamo rimanere saldi nella nostra vita, tenerla unita, senza disperdere. E Gesù è custodia della nostra vita.
Infine, ci ammaestra sulla prudenza. Non dobbiamo mai trascurare di chiedere l’aiuto di Dio… mai dobbiamo tenere vuota la nostra anima dal bene e dalla preghiera, perché questi la rende permeabile, forte agli attacchi del demonio, che ramingo, cerca una dimora. E Gesù è il più forte!
Ringraziamo il Signore che desidera abitare in noi e difenderci dal male. Perciò lasciamolo entrare!
Signore Gesù, donaci di saper essere attenti e vigilanti nel custodire e far crescere la vita nello Spirito.
Dalla lettera di S. Chiara alla beata Agnese di Praga [FF 2885]
Davvero posso rallegrarmi, e nessuno potrebbe strapparmi da questa gioia, poiché ho raggiunto quello che ho desiderato sotto il cielo, dal momento che vedo te trionfare in una maniera, direi, terribile e incredibile, sostenuta da una prerogativa meravigliosa della sapienza che procede da Dio medesimo, sulle astuzie dello scaltro serpente, sulla superbia, che è rovina dell’umana natura, e sulla vanità, che rende fatui i cuori degli uomini.
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