Impariamo
Lunedì XXVII Settimana Tempo Ordinario
Gal 6,14-18 Sal 15 Mt 11,25-30
San Francesco d’Assisi, Solennità
Il Vangelo di oggi ci dona molte immagini: la lode, la piccolezza, la mitezza… In particolare oggi è bello sostare sull’invito di Gesù: “imparate da me” e ascoltarlo pensando all’esperienza di San Francesco. Nel poverello di Assisi vediamo davvero un uomo che si è lasciato trasformare in una “nuova creatura”, attraverso un costante cammino di conversione, che l’ha portato dall’incontro con il lebbroso fino al ricevere le Stimmate. Imparare è mettersi dietro a Gesù, è fissare lo sguardo su di Lui per fare come fa Lui, è amarlo fino a diventare simili a Lui. E “imparate” è davvero un invito bello, perché tiene insieme il nostro “non essere capaci” con il desiderio di esserlo. Nel suo amore il Signore mette già in conto i tentativi sbagliati, il nostro peccato, il dover ricominciare. Ancora una volta, guardare all’esperienza di Francesco, che fino alla fine ha chiesto “Signore, chi sei tu? E chi sono io?” ci incoraggia a riprendere sempre il cammino, facendoci forti non della nostra forza ma dell’amore del Signore che ci ama nella nostra piccolezza.
Accresci nel nostro cuore il desiderio di imparare da Te Signore, sull’esempio e per intercessione di San Francesco che per Tuo amore è diventato simile a Te.
Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 480]
Intanto studiava con tutta la sua mente e con tutto l’amore di conoscere in quale modo e per quale via e con quale desiderio potesse raggiungere un’unione ancora più perfetta con il Signore Dio, secondo il disegno e il decreto della sua volontà. E questa fu sempre la sua unica filosofia, il suo supremo desiderio nel quale bruciò finché visse; e chiedeva a tutti, ai semplici come ai sapienti, ai perfetti come agli imperfetti, come poter raggiungere la via della verità e pervenire a mete sempre più alte.
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