Chi perde…trova!
Lunedì XV Settimana del Tempo Ordinario
Es 1,8-14.22 Sal 123 Mt 10,34-11,1
Gesù ci dona la sua pace, ma “non è una pace come quella che da il mondo” (cf Gv 14,27) fatta di compromessi e scorciatoie. È la pace di chi fa la volontà del Padre, di chi dona tutto per amore. Per vivere questa pace, occorre lasciare che la Parola ci separi da tutto ciò che in noi si oppone al dono di noi stessi. È il “perdere la vita” al quale è chiamato chi desidera amare come Gesù. Ma non tutti gli uomini sono disposti ad accogliere questa pace. Così la Parola è un messaggio che viene e separa: dalle comode abitudini e dalle false sicurezze, dalla pace illusoria fondata sull’indifferenza e dalle relazioni non fondate sulla carità.
Lasciamoci penetrare da questa parola “tagliente”, lasciamo che operi in noi i tagli necessari, lasciamo che ci renda veri discepoli per non perdere la nostra ricompensa, la pienezza che il Signore ci dona.
Penetra nei nostri cuori con la spada della tua parola, o Signore, perché possiamo gustare la tua bontà e la tua pace.
Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [1035-1036]
Mentre, un giorno, pregava, così isolato dal mondo, ed era tutto assorto in Dio, nell’eccesso del suo fervore, gli apparve Cristo Gesù, come uno confitto in croce […]. L’uomo di Dio comprese che, per mezzo di questa visione, Dio rivolgeva a lui quella massima del Vangelo: Se vuoi venire dietro a me, rinnega te stesso, prendi la tua croce e seguimi. Da allora si rivestì dello spirito di povertà, d’un intimo sentimento d’umiltà e di pietà profonda. Mentre prima aborriva non solo la compagnia dei lebbrosi, ma perfino il vederli da lontano, ora, a causa di Cristo crocifisso, […] li serviva con umiltà e gentilezza, nell’intento di raggiungere il pieno disprezzo di se stesso.
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