Tutto con Lui
Lunedì XIII Settimana del Tempo Ordinario
Gen 18,16-33 Sal 102 Mt 8,18-22
Sant’Ireneo, vescovo e martire – memoria
Uno scriba chiede a Gesù di poterlo seguire. Gesù risponde che il Figlio dell’uomo non ha rifugi, non ha ricchezze. Gesù poserà il capo solo una volta in croce (cf. Gv 19,30), compiendo fino alla fine la volontà del Padre. Se seguiamo Gesù cercando sicurezza, Lui ci dice con verità che l’unica vera sicurezza è fare la volontà del Padre.
Il discepolo invece è stato chiamato e si rivolge a Gesù chiamandolo “Signore”. Mostra di aver riconosciuto in lui colui che da la pienezza della vita, ma non riesce ad affidarli la vita in pienezza: lascia che prima risolva questa cosa; lascia che prima mi liberi da tutto quello che non va nella mia vita; lascia che prima sistemi questa situazione che mi fa soffrire…
Con la sua risposta Gesù non invita il discepolo a mancare di misericordia e carità verso il prossimo, ma gli ricorda che seguirlo significa imparare a vivere tutto con Lui, lasciando anche che Lui ci allontani da ciò che, in apparenza buono, in realtà ci porta lontano dal vero bene.
Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome
Dalle Lodi di Dio Altissimo [FF 261]
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, Signore Dio vivo e vero. Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza, Tu sei umiltà, Tu sei pazienza, Tu sei bellezza, Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza, Tu sei giustizia e temperanza, Tu sei tutto, ricchezza nostra a sufficienza. Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine. Tu sei protettore, Tu sei custode e difensore, Tu sei fortezza, Tu sei rifugio.
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