È l’importante che importa
Sabato VII Settimana di Pasqua
At 28,16-20.30-31 Sal 10 Gv 21,20-25
Santa Rita da Cascia, religiosa, memoria
“Paolo … accoglieva tutti, annunciando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con franchezza e senza impedimento” (At 28,31). Paolo si dona ai fratelli, vive con totalità e amore la missione ricevuta dal Signore, mettendo in pratica proprio ciò che ha intuito come volontà di Dio. Le energie si moltiplicano quando siamo contenti di donarci. Siamo pieni di vita soprattutto quando proviamo a mettere in pratica quella Parola speciale che sentiamo rivolta a noi. Pietro, nel vangelo, ha appena ricevuto da Gesù il suo mandato, segno di amore e di predilezione. Eppure, ora si perde, preoccupandosi di ciò che farà Giovanni. Anche noi ci perdiamo, a volte, in confronti, preoccupazioni, curiosità, che ci sottraggono tante energie preziose. Gesù ci riporta a ciò che è davvero importante: “A te che importa?”. Per te cos’è importante? Ricentriamoci, allora. Facciamo memoria delle luci e le intuizioni belle che il Signore ci ha donato lungo il cammino. Se prendiamo seriamente ciò che il Signore ci ha fatto capire finora, dei doni unici con cui ci ha benedetti, impareremo a gioire sinceramente del bene altrui.
Signore, mi ami ciascuno di un amore unico e personale. Quando lo sperimento, entro in una relazione più vera con Te, con me stesso e con i fratelli.
Dalle Ammonizioni [FF 153]
Considera, o uomo, in quale sublime condizione ti ha posto il Signore Dio, poiché ti ha creato e formato a immagine del suo Figlio diletto secondo il corpo e a similitudine di lui secondo lo spirito.
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