La strada della fede
Lunedì fra l’Ottava di Pasqua
At 2,14.22-33 Sal 15 Mt 28,8-15
La risurrezione di Gesù è un evento che mette in movimento: da un lato le donne che corrono dai discepoli, dall’altro le guardie che vanno dai capi dei sacerdoti. Tutti annunciano quanto è accaduto: la tomba di Gesù è vuota!
Un fatto, una verità, difficile da comprendere, che in una direzione o nell’altra, mette in moto anche noi. Possiamo scegliere di non accettare nulla che sia più grande delle nostre convinzioni, e tacere e nascondere tutto ciò che non comprendiamo o che potrebbe scardinare le nostre sicurezze o i nostri progetti. Oppure possiamo imboccare, in un misto di timore e gioia, la strada della fede, sulla quale sempre Gesù risorto ci viene incontro con parole di pace, con un messaggio di perdono. I discepoli, che hanno tradito e lasciato solo il Maestro, Gesù li chiama “miei fratelli” e li invita a raggiungerlo in Galilea: là Lui li attende. È su questa strada che Gesù attende anche noi.
Signore, donaci la grazia di credere in Te per poterti riconoscere presenza viva nella nostra vita
Dalla Regola non bollata [FF 71]
Niente dunque ci ostacoli, niente ci separi, niente si interponga a che noi tutti, in ogni luogo, in ogni ora e in ogni tempo, ogni giorno e ininterrottamente crediamo veracemente e umilmente e teniamo nel cuore e amiamo, onoriamo, adoriamo, serviamo, lodiamo e benediciamo, glorifichiamo ed esaltiamo, magnifichiamo e rendiamo grazie all’altissimo e sommo eterno Dio, Trinità e Unità, Padre e Figlio e Spirito Santo, Creatore di tutte le cose e Salvatore di tutti coloro che credono e sperano in lui.
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