Opere sublimi
Venerdì V Settimana di Quaresima
Ger 20,10-13 Sal 17 Gv 10,31-42
Nel versetto che precede il vangelo di oggi, Gesù afferma di essere una cosa sola con il Padre e perciò di essere Dio. È uno dei momenti in cui parla con chiarezza della sua natura divina, ed è la ragione per cui è stato crocifisso: ma già fin d’ora i Giudei lo vogliono lapidare. Il dialogo lo possiamo immaginare deciso e concitato, con Gesù davanti alle pietre pronte a colpirlo. Emerge la grande forza del Signore che rimanda tutto alle opere da lui compiute come testimonianza della sua appartenenza al Padre. Oggi, tutto questo chiama anche noi ad essere fedeli e determinati testimoni. Per questo dobbiamo cercare il Signore con stupore, con domande, con gratitudine, con desiderio, anche quando è al di là del Giordano, fuori dai confini delle nostre abitudini. Il Signore ci dona di stare con Lui e vedere l’opera che compie. Si lascia trovare da chi, con cuore sincero, vuole vivere una vita divina, consacrata, che appartiene a Lui, che solo può compiere opere sublimi in noi e per noi.
Signore Gesù, apri i nostri occhi perché possiamo vedere le tue opere e arrenderci al Tuo amore.
Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1162]
Per trarre da ogni cosa incitamento ad amare Dio, esultava per tutte quante le opere delle mani del Signore e, da quello spettacolo di gioia, risaliva alla Causa e Ragione che tutto fa vivere. Contemplava, nelle cose belle, il Bellissimo e, seguendo le orme impresse nelle creature, inseguiva dovunque il Diletto. Di tutte le cose si faceva una scala per salire ad afferrare Colui che è tutto desiderabile.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.