MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO 2021 LE CENERI – SS.SETTE FONDATORI DELL’ORDINE DEI SERVI DELLA B.V. MARIA
Dal Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Commento biblico
Oggi, Mercoledì delle Ceneri, inizia il nostro tempo quaresimale, momento di riflessione e di cammino. “La vostra giustizia”: quando leggiamo nelle Sacre Scritture l’espressione: “uomo giusto”, significa che quella persona fa bene ogni cosa, che è un uomo timoroso di Dio, corretto nel suo agire, un uomo di santità e lo stesso si può dire di una donna. Per essere giusti cerchiamo di amare le nostre relazioni. “Quando fai l’elemosina; quando pregate e quando digiunate”: fare l’elemosina è amare l’altro. Si ama l’altro da vicino, guardandolo negli occhi, vedendo la sua necessità, interessandosi della sua vita. Fare l’elemosina ci fa conoscere l’altro e partecipare alla sua vita. Pregare è amare a Dio, è il nostro dialogo con il Signore, è l’intimità tra Dio e ognuno di noi. Pregare è una relazione d’amore con il Creatore fatta di rispetto, di considerazione e di altissima adorazione al vero e unico Dio. Digiunare è dare spazio e conoscerci, allargare le nostre potenzialità e riconoscere la nostra essenza. Digiunare è amare noi stessi. , è dare spazio al nostro essere. Pertanto, praticare l’elemosina, la preghiera e il digiuno significa vivere in armonia con l’altro, con Dio e con noi stessi.
Commento francescano
Un momento, nella vita di san Francesco, che fa capire l’importanza di amare e di essere amati. “Una volta andava
solingo nei pressi della chiesa di Santa Maria della Porziuncola, piangendo e lamentandosi ad alta voce. Un uomo pio e spirituale, udendolo, suppose ch’egli soffrisse di qualche malattia o dispiacere e, mosso da compassione verso di lui, gli chiese perché piangeva così. Disse Francesco: «Piango la passione del mio Signore, e per amore di lui non dovrei vergognarmi di andare gemendo ad alta voce per tutto il mondo». Allora anche quell’uomo cominciò a piangere insieme a lui ad alta voce. Spesso, alzandosi dall’orazione, aveva gli occhi che parevano pieni di sangue, tanto amaro era stato il suo piangere. E non si affliggeva solo con le lacrime, ma, in memoria della passione del Signore, si asteneva anche dal mangiare e dal bere” (FF 1413).
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