Quelli che sono intorno
Mercoledì, III Settimana del Tempo ordinario
Eb 10,11-18 Sal 109 Mc 4,1-20
La vita è piena di “parabole” da comprendere: il Signore, se glielo chiediamo, ci aiuta a farlo. Perché vuole che dalla nostra storia impariamo a portare frutto. Davanti agli eventi della vita, come alla Parola, possiamo aprirci, come fa il terreno buono. Ma in fondo siamo anche liberi di chiuderci, come la strada, i sassi, i rovi. Nel vangelo sentiamo che c’è una “folla enorme lungo il mare”. Gesù preferisce allontanarsi. Perché? Perché, alle folle anonime, preferisce i singoli che si lasciano guardare, i cuori sinceri che si aprono e ascoltano davvero. Chi chiude il cuore, dice Gesù, rimane fuori e non può comprendere. A coloro che stanno “intorno a lui” invece “…è stato dato il mistero del regno”. Non perché siano più bravi e abbiano capito tutto. Anzi, proprio perché non hanno capito, si avvicinano di più, cercano, chiedono… Vogliono amare, conoscere Gesù. E stringono con lui un legame personale e profondo. E poi stanno “insieme ai dodici”, cioè nella comunità. Stringono con i fratelli legami di carità e comunione. Qui il seme porterà il suo frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno.
Padre, insegnaci a custodire, come ha fatto Maria, le tue parole e i fatti della vita meditandoli nel cuore, per poter scoprire in essi tutto l’amore che hai per noi e portare molto frutto.
Dalle Ammonizioni [FF 156]
E sono uccisi dalla lettera quei religiosi che non vogliono seguire lo spirito della divina Scrittura, ma piuttosto bramano sapere le sole parole e spiegarle agli altri. E sono vivificati dallo spirito della divina Scrittura coloro che ogni scienza, che sanno e desiderano sapere, non l’attribuiscono al proprio io carnale, ma la restituiscono con la parola e con l’esempio all’altissimo Signore Dio, al quale appartiene ogni bene.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.