Scelti perché voluti
Venerdì II Settimana del Tempo Ordinario
Eb 8,6-13 Sal 84 Mc 3,13-19
Quando Gesù sale sul monte è per rivelare la sua vicinanza al Padre e per svelare la sua identità, e i Dodici sono proprio i primi destinatari della Rivelazione. Gesù non vuole agire da solo. L’amore del Padre che porta nel mondo vuole diffonderlo nella comunione, attraverso la fraternità. Fin da subito fa conoscere loro i fondamenti del suo programma di vita: conoscere l’Amore eccedente di Dio, vivere la comunione tra fratelli e, con il suo potere, liberare l’umanità da ciò che la tiene legata. Per questo Gesù non fa degli scelti dei servi, ma degli amici. È un’amicizia che, per consolidarsi, ha bisogno di tempo, ma anche di decisione, di attenzione ma anche di una buona dose di rischio in Lui. E la nostra gioia è solo questa: essere suoi discepoli, suoi amici. Lasciamo che questa gioia sostenga la nostra vita per andare fuori di noi e annunciare il Vangelo.
Signore, tutti ti conosceranno, perché sempre chiami uomini e donne ad essere tuoi amici stando con Te e annunciandoti.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 742]
Essendo turbato per i cattivi esempi e avendo fatto ricorso un giorno, così amareggiato, alla preghiera, si sentì apostrofato in questo modo dal Signore: «Perché tu, omiciattolo, ti turbi? […] Io vi ho chiamati: vi conserverò e pascolerò, supplirò con nuovi religiosi il vuoto lasciato dagli altri, al punto di farli nascere se non fossero già nati. Non turbarti dunque, ma attendi alla tua salvezza perché se l’Ordine si riducesse anche a soli tre frati, rimarrà il mio aiuto sempre stabile».
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