Transitare
Giovedì II Settimana del Tempo Ordinario
Eb 7,25-8,6 Sal 39 Mc 3,7-12
Sant’Agnese vergine e martire, memoria
Gesù è accerchiato dalla folla, vengono a lui da tutte le parti, mentre è ritirato presso il mare con i suoi discepoli. È davvero un brano molto movimentato. La folla, sapute le cose meravigliose che compiva, va dal Signore con grande speranza e si getta su di Lui. Ma è davvero questo che il Signore vuole per noi? Per non essere schiacciato e per poter guardare tutti, sale su una piccola barca. Sì, Gesù transita, si allontana prendendo la giusta distanza. Ci vuole guarire, guardandoci uno ad uno e vuole che anche noi incontriamo il suo sguardo. Desidera la relazione perché, una volta incontrato veramente, ci lasciamo guarire, purificare. Potremo così transitare anche noi, dall’agitazione alla pace, dalla paura alla consolazione, dalla sofferenza alla gioia.
Per intercessione di Sant’Agnese, chiediamo al Signore la Grazia di avere, come lei, un cuore puro.
Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1142]
Si chinava, con meravigliosa tenerezza e compassione, verso chiunque fosse afflitto da qualche sofferenza fisica e quando notava in qualcuno indigenza o necessità, nella dolce pietà del cuore, la considerava come una sofferenza di Cristo stesso.
Aveva innato il sentimento della clemenza, che la pietà di Cristo, infusa dall’alto, moltiplicava. Sentiva sciogliersi il cuore alla presenza dei poveri e dei malati e, quando non poteva offrire l’aiuto, offriva il suo affetto.
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