Guardare i segni per essere segno
Venerdì XXIX Settimana del Tempo Ordinario
Ef 4,1-6 Sal 23 Lc 12,54-59
San Giovanni da Capestrano, memoria
Oggi, Gesù ci invita ad alzare lo sguardo verso il cielo rimanendo con i piedi per terra: «Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?». È importante capire i segni del proprio tempo. Perché, dentro le pieghe degli avvenimenti e dei fatti, si può comprendere il piano di Dio, la sua Provvidenza che agisce. Abitiamo una terra sulla quale è vissuto lo stesso Dio e che Lui ha colmato di bellezza.
Ciascuno di noi, dentro questo tempo, è chiamato a leggere i segni di salvezza alla luce della Parola. E noi stessi, con il nostro agire, diventiamo segni che mostrano il volto vivo del Signore.
La Costituzione “Gaudium et Spes” attualizza il Vangelo di oggi: «Per svolgere questo compito, è dovere permanente della Chiesa di scrutare i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo» (GS 4). Continuiamo a guardare verso l’alto senza perdere di vista la terra.
Signore Gesù, ti chiediamo la Grazia per comportarci in maniera degna della chiamata che abbiamo ricevuto.
Dalla prima Lettera ai custodi [FF 240]
A tutti i custodi dei frati minori ai quali giungerà questa lettera, frate Francesco, vostro servo e piccolo nel Signore Iddio, augura salute con nuovi segni del cielo e della terra, segni che sono grandi e straordinari presso il Signore e sono invece ritenuti in nessun conto da molti religiosi e da altri uomini.
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