Preghiera semplice
Mercoledì XXVII Settimana del Tempo Ordinario
Gal 2,1-2.7-14 Sal 116 Lc 11,1-4
Beata Maria Vergine del Rosario, memoria
La memoria che oggi celebriamo risale alla battaglia di Lepanto (1571) tra le flotte dell’impero ottomano e quelle cristiane. La vittoria di queste ultime fu attribuita da Papa Pio V alla preghiera del popolo cristiano, che aveva invocato la Vergine con la preghiera del Rosario. Per l’immediatezza e la semplicità del suo stile, il Rosario da sempre è definito il “vangelo dei poveri”. Una preghiera semplice con cui tutti possono meditare i misteri di Cristo, con la mente, la memoria, l’affetto. Anche nel Vangelo il Signore Gesù ci indica la semplicità e l’immediatezza come via della preghiera. I discepoli erano certo affascinati dal dialogo confidente ed assiduo che Gesù aveva con il Padre. Intuivano che, nelle notti passate a pregare, lui ritrovava la forza, la gioia e la sua identità più vera. Anche a loro, che desiderano imparare a pregare, il Signore mostra la via della semplicità. Pregare è dare del Tu a Dio, è amarlo chiamandolo per nome: «Padre».
Grazie Signore Gesù, perché ogni giorno, attraverso la preghiera al Padre e a Maria tua Madre, abbiamo una difesa sicura dal male.
Dalle Laudi e preghiere [FF 259]
Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria, che sei vergine fatta Chiesa,
ed eletta dal santissimo Padre celeste, che ti ha consacrata insieme col santissimo suo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito; tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene. Ave, suo palazzo, ave, suo tabernacolo, ave, sua casa.
Ave, suo vestimento, ave, sua ancella, ave, sua Madre.
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