Addormentati? Forse sì, ma pronti!
Venerdì XXI Settimana del Tempo Ordinario
1Cor 1,17-25 Sal 32 Mt 25,1-13
Sant’Agostino Vescovo e Dottore della Chiesa, memoria
La parabola ci parla della prolungata attesa della venuta gloriosa del Signore Gesù. Lui è lo Sposo che tarda. E nell’attesa come vigilare? L’invito insistente è quello della saggezza. Le dieci vergini hanno le loro lampade per uscire incontro allo sposo. Questo gesto era il segno dell’accoglienza verso il re, durante la visita ufficiale ad una città. Qui l’accoglienza è per il Re Cristo Gesù. E Lui a quale tipo di vigilanza vuole esortarci? Dove sta la differenza tra le stolte e le sagge, se tutte si addormentano? “Ecco lo Sposo! Andategli incontro!”, è il grido che giunge improvviso a mezzanotte, l’ora più inattesa. All’udire questa voce potente, tutte le vergini si destano, risorgono. Ma solo le cinque che hanno l’olio possono accendere le lampade, andargli incontro e accoglierlo! Vegliare, vigilare è andare incontro al Signore con le lampade del desiderio accese. Vuol dire essere saggi, vivere il tempo dell’attesa ascoltando e mettendo in pratica la Parola. Vuol dire rimanere con l’intelligenza e il desiderio rivolti alle questioni del Signore. Così non rischiamo di perdere l’incontro atteso, anche se potrebbe capitare di addormentarci.
Sant’Agostino ci insegni ad usare cuore e intelligenza per cercarti, o Signore!
Dalla Leggenda di Santa Chiara [FF 3164]
Il padre Francesco […] instilla nelle sue orecchie la dolcezza delle nozze con Cristo, persuadendola a serbare intatta la gemma della castità verginale per quello Sposo beato, che l’amore ha incarnato tra gli uomini.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.