La fiducia è più forte
Mercoledì XVIII Settimana del Tempo Ordinario
Ger 31,1-7 Ger 31,10-13 Mt 15,21-28
La zona di Tiro e Sidone si trova fuori dai confini di Israele. Per cui Gesù esce dalla sua terra. Come dal seno del Padre, esce verso i nostri dolori, si avvicina al nostro grido, si lascia muovere e commuovere dalle nostre miserie. Gesù accoglie l’opera che il Padre gli va rivelando pian piano, anche attraverso eventi inaspettati. Anche la donna cananea compie un esodo, anche lei esce. È necessario uscire perché avvenga un incontro. Nonostante appartenga ad un popolo pagano, sentito parlare di Gesù, ha un moto di fiducia verso di lui. Lo chiama “Signore”, si prostra ai suoi piedi. È il gesto dell’adorazione. E poi grida la sua preghiera: “Signore, aiutami!”. Due parole, ma significative, bastano per iniziare ad intessere il dialogo con Gesù. La sua schiettezza e libertà toccano il cuore del Maestro. Il suo iniziale rifiuto non la offende, tantomeno la scoraggia, perché la fiducia è più forte.
“Signore aiutami!”
Dalle Ammonizioni [FF 169]
[…] Quanto l’uomo vale davanti a Dio, tanto vale e non di più. Guai a quel religioso, che è posto dagli altri in alto e per sua volontà non vuol discendere. E beato quel servo, che non viene posto in alto di sua volontà e sempre desidera mettersi sotto i piedi degli altri.
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