Bisognosi di conversione
Sabato XVII Settimana del Tempo Ordinario
Ger 26,11-16.24 Sal 68 Mt 14,1-12
Sant’Alfonso Maria de Liguori, memoria
Nelle parole del profeta Geremia troviamo umiltà e decisione: egli sa di essere semplicemente un uomo che il Signore ha scelto come messaggero in mezzo al Suo popolo; sa che la sua vita è in mano al Signore e per questo non teme di “lasciarla” in mano agli uomini. Così anche Giovanni il Battista, così lo stesso Gesù.
La Parola che Dio ci rivolge non ci dà false consolazioni, ma ci guida, ci sprona, e ci chiama a convertirci da tutto ciò che ci allontana da Lui e dal Suo amore. Per questo, quanto più siamo attaccati a noi stessi e prigionieri della nostra superbia, quanto più chi ci annuncia questa Parola ci sembra ostile e nemico, mentre il vero nemico è il male che abita dentro di noi.
Non scandalizziamoci se troviamo in noi stessi gli atteggiamenti dei sacerdoti o di Erode, ma cogliamo piuttosto l’occasione per esaminare la nostra vita, e riconoscere che anche noi abbiamo sempre nuovamente bisogno confessare il nostro peccato e convertirci, per seguire il Signore nella libertà del cuore.
Voi che cercate Dio, fatevi coraggio, perché il Signore ascolta i miseri e non disprezza i suoi che sono prigionieri.
Dalle Ammonizioni [FF 153]
E tutte le creature, che sono sotto il cielo, per parte loro servono, conoscono e obbediscono al loro Creatore meglio di te. E neppure i demoni lo crocifissero, ma tu insieme con loro lo hai crocifisso, e ancora lo crocifiggi quando ti diletti nei vizi e nei peccati. Di che cosa dunque puoi gloriarti? […]. In questo possiamo gloriarci, nelle nostre infermità e nel portare sulle spalle ogni giorno la santa croce del Signore nostro Gesù Cristo.
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