Se io ritorno, mi fai ritornare
Mercoledì XVII Settimana del Tempo Ordinario
Ger 15,10.16-21 Sal 58 Gv 11,19-27
Santa Marta, memoria
Il profeta Geremia oggi ci dice qualcosa d’importante sull’incontro con Dio: “Se ritornerai” gli dice il Signore “io ti farò ritornare e starai alla mia presenza”. Accade così: a volte crediamo di doverci muovere per primi, fare il primo passo per cercare il Signore. Poi ci accorgiamo che Gesù ci stava già aspettando. È sempre Lui che crea le condizioni per l’incontro. È così anche per Marta. Come udì che veniva Gesù, gli andò incontro. Ma quando lei inizia a manifestargli il suo turbamento, capisce che il Signore era già lì, aspettando il suo atto di fede: “Sì, io credo che tu sei il Cristo”. Marta vive un grande dolore, forse anche tante domande e rabbia per ciò che è accaduto. Tuttavia non aspetta di vedere prodigi, ma manifesta tutta la fede di cui è capace. Lei che poco prima, nell’angoscia del suo cuore, era morta con Lazzaro, ora risorge. Anzi, lo fa prima del fratello, attraverso la sua fede. Marta ritorna, e il Signore la fa ritornare a Lui, che è il Signore della vita e della gioia.
Signore, grazie perché, appena vedi in noi anche solo un piccolo spiraglio di fiducia in te, tu con noi compi prodigi.
Dalla quarta Lettera di Santa Chiara [FF 2901]
Felice certamente colei a cui è dato godere di questo sacro connubio, per aderire con il più profondo del cuore a colui la cui bellezza ammirano incessantemente tutte le beate schiere dei cieli, il cui affetto appassiona, la cui contemplazione ristora, la cui benignità sazia, la cui soavità ricolma, il cui ricordo risplende soavemente, al cui profumo i morti torneranno in vita e la cui visione gloriosa renderà beati tutti i cittadini della celeste Gerusalemme.
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