Mt 11,25-27

Il Padre nasconde e rivela

Il Padre nasconde e rivela

Mercoledì XV Settimana del Tempo Ordinario
Is 10,5-7.13-16     Sal 93     Mt 11,25-27
San Bonaventura vescovo e dottore delle Chiesa, memoria

Dio Padre ha una predilezione verso i piccoli. Le parole di Gesù oggi non sono certo un elogio all’ingenuità. Una mente acuta, intelligente, un cuore saggio, sono sempre un dono di Dio. I sapienti a cui però Gesù si riferisce in questo caso sono coloro che –contrapposti ai piccoli- contano troppo sulle proprie capacità e si fanno forti di una prudenza solo umana. La sapienza dei “furbetti”, che usano cose e persone secondo i propri interessi. A questi Dio si sottrae, si nasconde, perché Lui è esattamente l’opposto. I piccoli, i semplici, invece, gli somigliano nella benevolenza. Oggi la Chiesa fa memoria del Vescovo francescano Bonaventura, uomo intelligentissimo, buono e di grande cultura. Nelle sue Opere, scriverà così della sua famiglia religiosa: “La ragione che mi ha fatto amare di più la vita del beato Francesco è che essa assomiglia agli inizi della Chiesa. Cominciò con semplici pescatori, e si arricchì in seguito di dottori molto illustri e sapienti; la sua religione non è stata stabilita dalla prudenza degli uomini, ma da Cristo”.

Padre buono, sei Tu la sorgente di ogni sapienza, la fonte da dove scaturisce ogni bene. Donami un cuore semplice, buono e riconoscente.

Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1328]
In verità, questo mistero grande e mirabile della croce, nel quale i carismi della grazia, i meriti delle virtù, i tesori della sapienza e della scienza sono nascosti così profondamente da risultare incomprensibili ai sapienti e ai prudenti di questo mondo, fu svelato a questo piccolo di Cristo in tutta la sua pienezza, tanto che in tutta la sua vita egli ha seguito sempre e solo le vestigia della croce, ha conosciuto sempre e solo la dolcezza della croce, ha predicato sempre e solo la gloria della croce.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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