Amore senza indugi
Lunedì XIV Settimana del Tempo Ordinario
Os 2,16-18.21-22 Sal 144 Mt 9,18-26
Di fronte alle preghiere dell’uomo e della donna, il Signore Gesù non ha indugi: subito si mette in cammino verso la fanciulla da risuscitare e all’istante guarisce la donna che aveva toccato il suo mantello. In entrambi i casi Gesù era stato interrotto mentre era impegnato in altro e in entrambi i casi ha dovuto trasgredire la legge della purità. Il Signore si comporta con noi come uno sposo innamorato della sua sposa e ci invita ad amare come Lui. Si tratta di un amore fedele, come quello narrato dal profeta Osea, che prende l’iniziativa e “seduce”, “conduce”, “parla”. È l’amore di chi, come Gesù nel vangelo, è “pronto a donarsi” e non si cura di se stesso perché mette al primo posto il bene dell’altro.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Dalla Regola non bollata [FF 71]
Niente dunque ci ostacoli, niente ci separi, niente si interponga a che noi tutti, in ogni luogo, in ogni ora e in ogni tempo, ogni giorno e ininterrottamente crediamo veracemente e umilmente e teniamo nel cuore e amiamo, onoriamo, adoriamo, serviamo, lodiamo e benediciamo, glorifichiamo ed esaltiamo, magnifichiamo e rendiamo grazie all’altissimo e sommo eterno Dio, Trinità e Unità, Padre e Figlio e Spirito Santo, Creatore di tutte le cose e Salvatore di tutti coloro che credono e sperano in lui.
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