Mt 7,1-5

Non giudicare, voce del verbo perdonare

Non giudicare, voce del verbo perdonare

Lunedì XII Settimana del Tempo Ordinario
2Re 17,5-8.13-15a.18      Sal 56       Mt 7,1-5

Pagliuzza e trave richiamano la sproporzione tra il rapporto dell’uomo con Dio e quello con il fratello: davanti a Dio ciascuno di noi è sempre debitore. Per questo nella correzione fraterna gli atteggiamenti di giudizio e condanna sono assurdi e, in definitiva, ridicoli.
La vera correzione fraterna, che è uno strumento necessario e prezioso per crescere, può avvenire solo quando chi corregge lo fa dal basso della sua piccolezza, riconosciuta e accolta.
Non giudicare significa non condannare e, positivamente, “perdonare”. Se ci mettiamo con sincerità davanti al Signore e ci lasciamo guardare e amare da Lui, impariamo a guardarci fra noi con i suoi occhi. Il Signore Gesù, il solo che potrebbe condannarci, sceglie di piegarsi ai nostri piedi e avere misericordia di noi, e sempre accompagna la verità che ci corregge con la carità del perdono. Solo imitando Lui possiamo essere veri fratelli, che correggono solo dopo aver perdonato, guidati non dal giudizio ma dalla carità.

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia

Dalla Regola di Santa Chiara [FF 2809-2810]
Si guardino le sorelle da ogni superbia, vanagloria, invidia, avarizia, cura e sollecitudine di questo mondo, dalla detrazione e mormorazione, dalla discordia e dalla divisione. Siano invece sempre sollecite nel conservare reciprocamente l’unità dell’amore vicendevole, che è il vincolo della perfezione.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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