Custoditi e consacrati
Mercoledì VII Settimana di Pasqua
At 20, 28-38 Sal 67 Gv 17,11-19
Gesù chiede al Padre di custodirci e consacrarci. Custodire: è la cura intima e familiare che di solito ha il padre di famiglia. Consacrare: è l’azione di Dio che mette a parte, dedica, riserva a sé qualcuno per entrare con lui in una relazione più bella e più intima. Gesù è il consacrato: “per loro consacro me stesso”. Loro, i discepoli ma anche tutti noi. Gesù è consacrato per ognuno di noi, in favore di ognuno, per la pienezza della nostra vita, per la salvezza, per la nostra gioia. Gesù desidera che siamo anche noi consacrati per entrare con lui e il Padre in una relazione sempre più bella. Consacrati nella verità. In Giovanni, la “verità” è la rivelazione, cioè la parola di Dio. La nostra consacrazione è allora accogliere il Vangelo, accogliere tutti quei passaggi ed esigenze che esso domanda. È perdere la vita, donare noi stessi, come Gesù, per amore.
“Si è più beati nel dare che nel ricevere”. Permettici o Padre di vivere questa beatitudine, guardando a tuo Figlio Gesù.
Dalla Regola bollata [FF 75]
La Regola e vita dei frati minori è questa, cioè osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità.
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