Piccoli davanti al mistero
Mercoledì III Settimana di Pasqua
1Gv 1,5-2,2 Sal 102 Mt 11,25-30
Santa Caterina da Siena, festa
Oggi celebriamo la festa di Santa Caterina, una donna di grande fede ed intelligenza. Caterina è stimata dai grandi personaggi del suo tempo. Li esorta con la saggezza illuminata dalla fede. E si trova così ad incidere in modo decisivo sulle vicende politiche ed ecclesiali di quegli anni. Nella lettura dell’Ufficio di oggi, dal “Dialogo della Divina Provvidenza”, scopriamo il suo segreto: un’unione profonda con Dio, una grande sete di verità e di luce. Caterina parla sempre di Dio, non parla mai di sé stessa. Se lo fa, è perché si sente nello sguardo di Dio. Sa che tutto ciò che ha lo ha ricevuto: l’intelligenza, la volontà, la bellezza del suo essere. Questo le permette di avere con il Signore una relazione personale, piena di gratitudine. “E che più potevi dare a me che te medesimo?”. Anche Gesù dice così: “Tutto è stato dato a me dal Padre mio!”. Siamo grandi quando, davanti a Dio, ci facciamo piccoli, e viviamo sapendo di avere ricevuto tutto per amore.
Insegnaci Signore a “rivestirci di umiltà”, perché tutto riceviamo dalla tua bontà infinita.
Dal Trattato dei Miracoli di Tommaso da Celano [FF 932]
Dopo aver tentato ogni genere di cure (…) il padre e la madre votarono il figlio [malato] a san Francesco. Lo portarono dunque il giorno di san Francesco alla chiesa costruita in suo onore (…) lo deposero dinnanzi all’immagine del Santo, fecero i loro voti e piansero per lui assieme alla numerosa folla. Mentre venivano pronunciate quelle parole: ” Ciò che viene nascosto ai sapienti, è rivelato ai fanciulli “, all’improvviso (…)si rimarginò la ferita e ritornò la desiderata salute. Si levò quindi un grande grido di lode a Dio e di devozione al Santo.
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