Il Signore è con te
Mercoledì IV Settimana di Quaresima
Is 7,10-14;8,10c Sal 39 Eb 10,4-10 Lc 1,26-38
Annunciazione del Signore, Solennità
Nell’Antico Testamento, dire che Dio è con qualcuno, vuol dire assicurarlo del Suo sguardo di amore e di fiducia. È un’espressione che spesso accompagna una vocazione e una missione particolare. Dio sembra così preparare la creatura ad essere saldo nel cammino che intraprende, che è sempre per il bene di altri. Per esempio, a Davide il profeta assicura: “Va’ e fai quanto hai in mente, perché il Signore è con te” (2Sam 7,3). Così accade a Maria: Dio le annuncia il patto di alleanza che, attraverso di lei, desidera stringere con l’umanità. Maria è una donna di fede e conosce le scritture, anche lei attende il compimento delle promesse. Non è sorpresa per ciò che Dio sta compiendo. Lo è perché lo sta compiendo con lei. Si sente piccola. Allora, con disponibilità ma anche con intelligenza, cerca di capire. Domanda, riflette, chiede luce. Dialoga con l’angelo perché vuole aderire a Dio con tutta sé stessa: mente, cuore, anima, corpo.
Maria, insegnaci a dialogare con Dio, con umiltà e con intelligenza, coinvolgendo tutto di noi stessi. E poi insegnaci a pronunciare i nostri piccoli e grandi “fiat”, con abbandono e generosità.
Dalla Terza Lettera ad Agnese [FF 2890]
La sua bellezza ammirano il sole e la luna; le sue ricompense sono di preziosità e grandezza senza fine. Parlo del Figlio dell’Altissimo, che la Vergine ha partorito, e dopo il cui parto rimase vergine. Stringiti alla sua dolcissima Madre, che generò un figlio tale che i cieli non lo potevano contenere, eppure lei lo raccolse nel piccolo chiostro del suo sacro seno e lo portò nel suo grembo verginale.
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