La Parola ci forma e ci manda
Giovedì IV settimana Tempo ordinario
1Re 2,1-4.10-12 1Cr 29,10-12 Mc 6,7-13
San Paolo Miki e compagni, memoria
La liturgia di oggi ci invita a riflettere sulla fiducia che riponiamo in Dio e, in particolare nella sua Parola. È dal suo ascolto che comprendiamo come Dio desidera, attraverso di noi, portare al mondo la notizia buona del Vangelo. È dalla radicale fiducia nella Parola che troviamo gioia per essere convincenti nell’annuncio. Anche la memoria che celebriamo oggi di Paolo Miki e compagni dice che l’unica forza del missionario sono la Parola e i sacramenti: “Siamo stati condannati alla crocifissione, ma non preoccupatevi per noi che siamo molto consolati nel Signore. Abbiamo un solo desiderio, ed è che prima di arrivare a Nagasaki possiamo incontrare un Padre della Compagnia per confessarci, partecipare alla messa e ricevere l’Eucaristia. È il nostro unico desiderio”.
Donaci, o Padre, amore per la Parola e fedeltà al suo invio.
Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 407]
Frate Giovanni da Firenze, eletto da san Francesco ministro dei minori in Provenza, aveva raccolto i suoi frati a capitolo. Il Signore Iddio gli concesse, nella sua bontà, la grazia di parlare con tanto zelo da conquistare tutti ad un ascolto benevolo e attento. Era presente tra loro un frate sacerdote, di nome Monaldo, famoso specialmente per la vita virtuosa, fondata sull’umiltà, corroborata dalla preghiera frequente e difesa dalla pazienza; ed anche frate Antonio al quale Iddio diede “l’intelligenza delle sacre Scritture” (Lc 24,45) e il dono di predicare Cristo al mondo intero con parole più dolci del miele.
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