Eppure è Figlio di Dio
Mercoledì IV Settimana Tempo ordinario
2Sam 24,2.9-17 Sal 31 Mc 6,1-6
Sant’Agata vergine e martire, memoria
È difficile, per gli abitanti di Nazareth, guardare al figlio di Maria e riconoscere in lui la presenza di Dio. Cresciuto in mezzo a loro, Gesù è conosciuto come il falegname, i suoi familiari sono noti a tutti e fanno parte di quella comunità. Eppure è Figlio di Dio! La lettera agli Ebrei ce lo spiega bene: Gesù ha saputo compatire le nostre infermità, ed è stato provato in ogni cosa. Escluso il peccato, ha vissuto pienamente la nostra umanità. Ha voluto condividere in tutto questa nostra fragilità umana, perché diventasse una “fragilità redenta”. È sempre una meraviglia imbattersi in questa verità. Anche Gesù si meraviglia spesso. Lo fa con gioia, per la fede sincera che scopre nel cuore dell’uomo. Lo fa con tristezza, quando vi scorge presunzione e diffidenza. Dai tanti incontri che il Signore ha avuto, alcuni sono andati via chiusi e indifferenti. Tanti uomini e donne, invece, hanno capito e hanno aperto il loro cuore. Sono stati capaci di stupire il Signore per la loro fede pura, sincera e totale. Dopo aver guarito alcuni, ha detto: “la tua fede ti ha salvato!”(cf. 10,52). La fede sincera compie miracoli.
Signore, la fede, proprio come il rifiuto, è frutto della mia libertà. Desidero essere una bella sorpresa per Te, con l’adesione libera e sincera della mia fede.
Dalla Lettera a tutto l’ordine [FF 221]
Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, e aprite davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche voi davanti a lui, perché siate da lui esaltati.
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