Affidati a Lui
Sabato III Settimana del Tempo Ordinario
2Sam. 12,1-7a.10-17 Sal 50 Mc 4,35-41
I discepoli, spaventati dalla furia del mare, svegliano Gesù gridandogli: “Maestro, non ti importa che siamo perduti?”. Le situazioni in cui la vita ci mette davanti a prove più grandi di noi possono essere anche per noi l’occasione per rivolgerci al Signore senza troppa formalità, ma “gettando in Lui il nostro affanno” e mostrandoci davanti a Lui per quello che siamo: uomini incapaci di salvarsi da soli, con una fede piccola e fragile.
A questa richiesta di aiuto il Signore risponde prontamente, sgridando il vento e il mare, con le stesse espressioni usate contro i demoni, a mostrare che ciò che davvero gli importa è che noi siamo liberati dal male che ci prende e ci toglie la vita.
Anche le situazioni di tempesta o di peccato, come insegna l’esperienza di Davide, possono diventare occasione per sperimentare la bontà di Dio per noi, se non temiamo di gridare a Lui la nostra preghiera e mettere nelle sue mani la nostra vita.
Signore, donaci la grazia di affidare a te le nostre fatiche e difficoltà, per poter gustare il tuo amore per noi
Dalla Lettera di S. Chiara a Ermentrude di Bruges [FF 2917]
Non aver paura o figlia: Dio, fedele in tutte le sue parole e santo in tutte le sue opere, effonderà su di te e sulle tue figlie la sua benedizione e sarà vostro aiuto e ottimo consolatore; egli è nostro redentore ed eterna ricompensa.
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