Punto di partenza
Martedì 31 dicembre, VII giorno fra l’ottava di Natale
1Gv 2,18-21 Sal 95 Gv 1,1-18
Siamo alla fine dell’anno e la liturgia ci propone un inizio: la nascita del Verbo in mezzo a noi, venuto nell’umiltà per insegnarci a vivere. Questa Parola ci dona la certezza che la nostra storia è immersa nell’amore del Padre.
Possiamo accogliere questa Parola che ci accompagna nel tempo di Natale, anche come un’indicazione per ogni nostro inizio: è necessario partire dall’umiltà. Perché ciò che facciamo sia luminoso, è necessario fondare ogni cosa nella semplicità evangelica, perché ci sia vita autentica.
Signore Gesù, donaci un cuore umile simile al tuo.
Dalla lettera a tutto l’Ordine [FF 221
Tutta l’umanità trepidi, I ‘universo intero tremi e il cielo esulti, quando sull’altare, nella mano del sacerdote, si rende presente Cristo, il Figlio del Dio vivo. O ammirabile altezza e degnazione stupenda!
O umiltà sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio, così si umili da nascondersi, per la nostra salvezza, sotto poca apparenza di pane!
Guardate, fratelli, l‘umiltà di Dio, ed aprite davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche voi, perché siate da lui esaltati. Nulla, dunque, di voi trattenete per voi, affinché totalmente vi accolga colui che totalmente a voi si offre.
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