Il carico della vita buona
Mercoledì II Settimana di Avvento
Is 40,25-31 Sal 102 Mt 11,28-30
Il profeta Isaia ci incoraggia: a chi è in cammino è promesso un vigore moltiplicato e ali come aquile per procedere senza affanno. Nel Vangelo Gesù ci promette di accogliere con amore ogni nostra stanchezza. Ma ci sono diversi tipi di stanchezze: a volte “se ci sentiamo sfiniti” scriveva il vescovo Tonino Bello, “è perché, purtroppo, molti passi li consumiamo sui viottoli nostri, e non sui sentieri di Dio, seguendo i tracciati involuti della nostra caparbietà…” Ma c’è poi un’altra stanchezza, che chiamerei il carico della vita buona. È la stanchezza sana del camminare, del ricercare, del crescere, dello scegliere il bene e dell’imparare ad amare, del resistere alla mediocrità e alle vie comode. Ci conceda il Signore di stancarci sempre per amore, con la gioia di chi dona la sua vita.
Signore Gesù, rendici disponibili a “stancarci” per il bene, con la gioia di chi dona la vita per amore, come hai fatto Tu.
Dalla quarta Lettera di Chiara ad Agnese [FF 2906]
(…) Attirami a te, o celeste Sposo! Dietro a te correremo attratti dalla dolcezza del tuo profumo. Correrò, senza stancarmi mai, finché tu mi introduca nella tua cella inebriante.
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