Sì, Padre
Martedì I settimana di Avvento
Is 11,1-10 Sal 71 Lc 10,21-24
San Francesco Saverio
Nella vita vediamo tante cose belle, tante relazioni, viviamo esperienze che ci fanno crescere… Ma niente è così edificante come vedere Gesù che si rapporta al Padre, perché è solo in questa comunione che il nostro cuore si pacifica davvero e si orienta a ciò che vale. Nel dialogo fra Gesù e il Padre ci sono due semplici parole dense di forza e di consolazione: “Si, o Padre”: c’è qui tutta la gioia di Gesù, tutto il suo abbandono. I 72 sono appena tornati dalla missione nella quale hanno sperimentato la potenza dell’amore di Dio e Gesù li invita a rallegrarsi non tanto perché i demoni si sottomettono a loro, ma perché il loro nomi sono scritti in cielo, nel Padre. In Gesù infatti tutte le promesse di Dio sono “si”. Questo “si” è apertura, condiscendenza, disponibilità al Padre. “Si, o Padre perché così è piaciuto a te”: Gesù canta il suo magnificat perché gli uomini “piccoli” partecipano dell’amore del Padre al quale piace dare tutto, dare tutti i suoi doni. Che bello poter dire “sì, o Padre”! Quante volte perdiamo questa gioia per le nostre resistenze; quante impuntature conosciamo nella nostra vita; quanti “si, a me” alle mie ragioni… così rimaniamo incastrati nelle nostre miserie senza riuscire ad entrare nell’esultanza di Gesù.
Spirito Santo, insegnaci oggi a dire con Gesù “si, o Padre”, ad essere disponibili al suo amore che trasforma e ci rende dono.
Dallo Specchio di Perfezione [FF 1760]
E certo il Signore mi ha fatto questo dono per sua misericordia: che di tutte le cose nelle quali io possa piacergli o dispiacergli, nelle orazioni prendo chiara cognizione.
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