Fede e meraviglia
Lunedì I Settimana di Avvento
Is 2,1-5 Sal 121 Mt 8,5-11
Fede e meraviglia sono due “luci” presenti nel Vangelo di oggi. Il centurione ci insegna che la fede nasce nel cuore di chi sa riconoscere la propria piccolezza e non ha timore di affidarsi completamente nelle mani di chi è più grande di lui. La meraviglia la impariamo da Gesù, che prova uno stupore che è ammirazione per la grande fede di questo uomo che nessuno avrebbe mai considerato credente, perché pagano. In questo tempo in cui ci prepariamo a celebrare il mistero del Natale, disponiamoci ad aprire il cuore, perché sia pronto a cogliere i segni dell’amore di Dio, presente nella nostra piccola quotidianità e chiediamo la grazia di una fede pronta, capace di credere alla potenza della Parola che si fa carne.
Donaci Signore, un cuore semplice, capace di accogliere il tuo grande amore per noi
Dai Fioretti [FF 1841]
Disse così [frate Francesco]: «O frate Masseo, noi non siamo degni di così grande tesoro». E ripetendo queste parole più volte, rispose frate Masseo: «Padre, come si può chiamare tesoro, dov’è tanta povertà e mancamento di quelle cose che bisognano? Qui non è tovaglia, né coltello, né taglieri, né scodelle, né casa, né mensa, né fante, né fancella». Disse santo Francesco: «E questo è quello che io rìputo grande tesoro, dove non è cosa veruna apparecchiata per industria umana; ma ciò che ci è, è apparecchiato dalla provvidenza divina.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.