Sapienza quotidiana
Venerdì XXXII Settimana del Tempo ordinario
Sap 13,1-9 Sal 18 Lc 17,26-37
Il Regno di Dio si compirà quando il Signore Gesù tornerà. Noi non sappiamo né il giorno né l’ora e saremo presi dalla nostra vita quotidiana. Cosa ci salverà? La non preoccupazione di metterci in salvo, e perciò la preoccupazione di donare la vita. La vita del cristiano è donarsi nell’amore con e per il Signore Gesù, e così la ritrova moltiplicata.
Amare e cercare di salvare la propria vita da soli, significa perdere le relazioni e rimanere così paralizzati. Quindi, al centro, c’è il mistero di morte e Risurrezione: se l’egoismo e l’egocentrismo che sono in noi muoiono, possiamo accogliere già ora il Regno di Dio e vivere in esso e per esso.
Nella vita occorre essere vigilanti e non dobbiamo solo dire: “quando sarà?” Ma dobbiamo avere gli occhi e il cuore aperti sul presente, su come viviamo le necessarie e sante azioni quotidiane.
Spirito Santo, illumina le nostre giornate e risveglia in noi il desiderio di donare la vita.
Dalle Ammonizioni [FF177]
Dov’è amore e sapienza, ivi non è timore né ignoranza. Dove è pazienza e umiltà, ivi non è ira né turbamento. Dove è povertà con letizia, ivi non è cupidigia né avarizia. Dove è quiete e meditazione, ivi non è affanno né dissipazione. Dove è il timore del Signore a custodire la sua casa, ivi il nemico non può trovare via d’entrata. Dove è misericordia e discrezione, ivi non è superfluità né durezza.
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