La giustizia che sorprende
Mercoledì XX Settimana del Tempo Ordinario
San Pio X, Papa
Gdc 9,6-15 Sal 20 Mt 20,1-16
Il Vangelo ci mostra come le nostre logiche siano spesso legate ad una giustizia derivante dalla legge, come dice San Paolo. Siamo invece invitati ad accogliere quella giustizia che deriva dalla fede in Cristo (cfr. Fil 3,7.9). È necessaria una conversione profonda del cuore per non scandalizzarsi della giustizia di Dio, che è sempre sorprendente. È la giustizia della misericordia infinita, che risolleva gli ultimi e perdona i peccatori. La giustizia che predilige gli scartati e dona uno sguardo di tenerezza verso chi è dimenticato. È una giustizia… in perdita, quella di chi dona la vita per amore, come Gesù. Dall’alto della nostra supponenza, a volte, come gli operai della prima ora, protestiamo. Ma se guardiamo con sincerità dentro noi stessi, ci accorgiamo di essere i primi destinatari di questo amore immeritato, sovrabbondante. Siamo noi gli operai che nessuno prende, eppure amati follemente dal Signore, che offre la sua vita per noi.
All’alba, alle nove, a mezzogiorno, alle tre del pomeriggio, alle cinque… Padre buono, tu esci continuamente a cercarci! Fa che sappiamo riconoscerti e seguirti con il tuo stesso amore.
Dalla Regola di Santa Chiara [FF 2811]
E quelle che non sanno di lettere, non si curino di apprenderle, ma attendano a ciò che soprattutto debbono desiderare: avere lo Spirito del Signore e la sua santa operazione, a pregarlo sempre con cuore puro e ad avere umiltà, pazienza nella tribolazione e nella infermità, e ad amare quelli che ci perseguitano, riprendono e accusano, perché dice il Signore: “Beati quelli che soffrono persecuzione a causa della giustizia, poiché di essi è il regno dei cieli.
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