La via della compassione
Sabato XI Settimana Tempo Ordinario
Es 12,37-42 Sal 135 Mt 12,14-21
Gesù viene a sapere che i farisei complottano contro di lui per farlo morire e la sua reazione è allontanarsi un po’ e continuare la sua missione: prendersi cura dell’uomo, di ogni uomo, “egli li guarì tutti”. Gesù non reagisce con violenza ma con compassione.
Gesù, come profetizzato da Isaia, viene a portare un giudizio, ma un giudizio di salvezza e non di condanna. Questo perché Gesù prende su di sé il giudizio che pendeva sul mondo. Gesù si carica della nostra ferita, del nostro peccato, che fin dalle origini del mondo ci mette gli uni contro gli altri e accogliendo la Croce, senza opporre resistenza, senza alzare la voce, senza accusare chi lo condanna, prende su di sé la condanna per offrirci la salvezza. Questo è il motivo della nostra speranza. E questa strada, tracciata da Gesù, è la strada da percorrere se vogliamo essere felici, beati.
Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza
Dalla Vita seconda ti Tommaso da Celano [FF 677]
Un giorno un povero gli chiese l’elemosina ed egli, non avendo niente per le mani, scucì un lembo della tonaca e lo regalò al povero. Altre volte, allo stesso fine, si tolse perfino i calzoni. Tanta era la tenera compassione che provava per i poveri e tanto l’affetto che lo spingeva a seguire le orme di Cristo povero.
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