Unici e uniti
Mercoledì VI Settimana di Pasqua
At 17,15.22-18,1 Sal 148 Gv 16,12-15
Le parole di questo Vangelo tracciano diversi collegamenti tra le tre Persone della Santissima Trinità. Sembra che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo diano e ricevano continuamente senza possedere nulla di proprio. Tutto è preso e poi dato, ognuno accoglie e restituisce. Certo, perché la natura di Dio è amore e comunione perfetta. La Sua generosità è talmente grande che non può che condividere tutto con il Figlio e con lo Spirito. Il bello di questo perpetuo e generosissimo scambio è che, così facendo, nessuno perde la sua ricchezza né la sua specifica identità. Ognuno è arricchito e rimane sé stesso. Ognuno di loro, amando l’altro, valorizza l’altrui e la propria unicità. Questo mistero è una splendida scuola di fraternità! Un esempio edificante per ogni nostra relazione. L’altro, unico, irripetibile e diverso da me, è dono di Dio per la mia vita.
Vieni Spirito di verità, guidaci ad accogliere e comprendere la verità dell’amore, a lasciarci contagiare dalla comunione di amore tra il Padre e il Figlio.
Dalla Regola non Bollata [FF 55]
Temete e onorate, lodate e benedite, ringraziate e adorate il Signore Dio onnipotente nella Trinità e nell’Unità, Padre e Figlio e Spirito Santo, creatore di tutte le cose.
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