Amati per amare
Lunedì V Settimana di Pasqua
At 14,5-18 Sal 115 Gv 14,21-26
San Bernardino da Siena Sacerdote, Memoria
«Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gesù sembra non considerare questa domanda. Eppure la risposta è proprio lì: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui». Solo se ci riconosciamo amati da Dio possiamo a nostra volta amarlo. Allora il privilegio di aver riconosciuto la manifestazione dell’amore di Dio per noi, diviene un compito e una responsabilità. “Osservare la parola di Dio” non è altro che obbedire al comandamento dell’amore: amarci gli uni gli altri come il Signore ci ha amato, perché il mondo, che ancora non lo ha conosciuto, lo possa incontrare attraverso di noi. Lasciamoci trasformare e condurre dallo Spirito Santo, perché possiamo portare al mondo quel messaggio di Gesù che Dio desidera dire attraverso la nostra vita (cf. GE 24).
Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.
Dal Testamento di Santa Chiara [FF 2823]
Tra gli altri benefici, che ricevemmo e ogni giorno riceviamo dal nostro Donatore, il Padre delle misericordie, per i quali dobbiamo maggiormente rendere grazie allo stesso glorioso Padre, c’è la nostra vocazione: e quanto più è grande e perfetta, tanto più a lui siamo obbligate […] Per noi il Figlio di Dio si è fatto via, e questa ci mostrò e insegnò con la parola e con l’esempio il beatissimo padre nostro Francesco, vero amante e imitatore di Lui.
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