Non è il figlio del falegname?
Mercoledì II Settimana di Pasqua
San Giuseppe Lavoratore
Gen 1,26-2,3 Sal 89 Mt 13,54-58
Questo episodio anticipa il rifiuto che Gesù riceverà poi dal suo popolo e dal mondo … E lì non fece molti prodigi. I miracoli, i cambiamenti importanti, insomma l’opera di Dio nella mia vita, si realizza con la collaborazione della mia fede. Certo, l’azione è solo di Dio. Ma l’incredulità e la tiepidezza impediscono quest’opera, la bloccano. Lì non può compiere prodigi! La fede in Dio e l’abbandono sincero, l’amore e la comunione con Lui fanno accadere la sua azione. Il sospetto e la chiusura la spengono. Nella sua terra, proprio tra i suoi, il Signore Gesù manifesta un grande rispetto verso gli uomini. Non compie forzature, non insiste, e così fa con tutti noi. La nostra libera risposta è decisiva. Un cuore sincero e confidente davvero può aprire le porte alla potente azione dello Spirito, per trasformarci in nuove creature.
Signore donami di credere che la tua potenza, debolezza della croce, salva la mia vita.
Dalla Regola bollata [FF 104]
E coloro che non sanno di lettere, non si preoccupino di apprenderle, ma facciano attenzione che ciò che devono desiderare sopra ogni cosa è di avere lo Spirito del Signore e la sua santa operazione, di pregarlo sempre con cuore puro e di avere umiltà, pazienza nella persecuzione e nella infermità, e di amare quelli che ci perseguitano.
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