Il profumo del dono
Lunedì della Settimana Santa
Is 42,1-7 Sal 26 Gv 12,1-11
La casa di Betania, che era stata invasa dalla tristezza e dal cattivo odore della morte, ora, a poco tempo dalla resurrezione di Lazzaro, è invasa dal profumo del nardo. Quello di Maria è un gesto che indica amore e riconoscenza verso colui che ha riportato in vita il fratello. Ma suggerisce anche la grandezza del desiderio di Maria di amare Gesù ed essere da lui amata.
Il contesto del banchetto e i gesti di Maria, che cosparge non il capo ma i piedi di Gesù, asciugandoli poi con i capelli, richiamano i gesti di Gesù nell’ultima Cena: sarà lui che, amando i suoi discepoli fino alla fine, si chinerà a lavare e ad asciugare i loro piedi, preannunciando la sua glorificazione attraverso la sua morte in croce.
Amore, passione, dono di sé, sono condensati nel gesto di Maria e in quello di Gesù e indicano a noi la strada per essere veri discepoli: innamorati e pronti a “sprecare” quanto abbiamo di più prezioso per amore di Gesù.
Rendici capaci Signore, di donare la vita senza timore di perderla, per amore tuo e dei nostri fratelli
Dalle Laudi e Preghiere [FF 277]
Rapisca, ti prego, o Signore,
l’ardente e dolce forza del tuo amore
la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo,
perché io muoia per amore dell’amor tuo,
come tu ti sei degnato di morire per amore dell’amor mio.
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