Mt 9,14-15

Digiuno che guarisce

Digiuno che guarisce

Venerdì dopo le Ceneri
Is 58,1-9     Sal 50          Mt 9,14-15

La parola “digiuno” possiamo dividerla così: di-giù-no. Lo possiamo dire per il cibo: non mandare giù nulla nello stomaco. Lo stesso per il digiuno spirituale che è la completa purificazione del cuore: non deve andare giù nulla che fa male. Questo significa che non dobbiamo accontentarci o accomodarci, ma astenerci e alimentare la nostra anima, la nostra vita di cose buone per poter essere docili alla volontà di Dio e prendere la strada della condivisione.
Il profeta Geremia ci dice quali sono le cose buone da scegliere: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, dividere il pane con l’affamato, aiutare i miseri, i senza tetto, vestire gli ignudi, senza trascurare i parenti. All’apice di tutto ciò, c’è il Signore che desidera essere nostro sposo, Colui che dona il balsamo dell’amore e la gioia della consolazione. Lasciamolo entrare come unica bontà … Il frutto di questa scelta sarà la guarigione, saranno lenite le nostre piccole o grandi ferite!

Signore, le nostre rinunce servano per nutrici, per compiere opere buone e per lasciarci ispirare pensieri degni della Tua presenza in noi!

Dalla Leggenda di Santa Chiara [FF 3196]
E mentre avviene di solito che un’aspra macerazione fisica produce per conseguenza depressione di spirito, ben diverso era l’effetto che splendeva in Chiara: in ogni sua mortificazione manteneva infatti un aspetto gioioso e sereno, così che sembrava non avvertire o ridere delle angustie del corpo.
Da ciò si può chiaramente intuire che traboccava all’esterno la santa letizia di cui abbondava il suo intimo: perché ai flagelli del corpo toglie ogni asprezza l’amore del cuore.

Avatar photo
ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

Ancora nessun commento.

Lascia un commento

Registrati
Esegui Login
Messaggero di Sant'Antonio