Un Dio “a portata di mano”
Lunedì V Settimana del Tempo Ordinario
Gen 1,1-19 Sal 103 Mc 6,53-56
Possiamo leggere la Parola di oggi facendo riecheggiare l’ultima frase del Vangelo di Giovanni secondo cui, se le cose compiute da Gesù “fossero scritte una per una […], il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere” (Gv 21,25). Gesù attraversa in lungo e in largo la Palestina e ogni volta che approda in un nuovo posto, la sua fama lo precede. “La gente subito lo riconobbe” dice il Vangelo. Non sappiamo quale comprensione questa gente avesse del mistero di Gesù. Certo è che aveva visto e sperimentato la sua potenza guaritrice, e allora accorre da ogni luogo. Gesù non si sottrae a quest’opera di guarigione, ma anzi va incontro all’uomo dovunque si trovi, in villaggi, città o campagne, lasciandosi toccare e guarendo nell’anima e non solo nel corpo quanti toccano anche solo un lembo del suo mantello (cf Mc 5,25-34).
Mostraci Signore la tua misericordia, donaci la grazia di stare alla tua presenza, di toccare il lembo del tuo mantello ed essere guariti.
Dalle Lettere ad Agnese di Boemia [FF 2906]
Attirami dietro a te, correremo al profumo dei tuoi unguenti, o sposo celeste! Correrò e non verrò meno, finché tu mi introduca nella cella del vino, finché la tua sinistra sia sotto il mio capo e la destra felicemente mi abbracci e tu mi baci con il felicissimo bacio della tua bocca.
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