Lo farò volentieri Gesù!
Giovedì II settimana del Tempo Ordinario
Eb 7,25-8,6 Sal 39 Mc 3,7-12
San Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa
Questo brano del vangelo è uno dei sommari redazionali più lunghi di san Marco, che si colloca dopo una serie di conflitti che culminano con la minaccia di morte per Gesù e prima dell’istituzione dei Dodici. L’evangelista cioè sembra voler delineare il passaggio tra Gesù e la chiesa, tra lui e noi. C’è tanta folla che vuole toccare Gesù e lui chiede aiuto ai suoi. Quanta tenerezza in questa richiesta, quanta attenzione da parte di Gesù perché il suo annuncio avvenga nell’umiltà e nella gradualità, e quanta alleanza con noi! Gesù, che può camminare sulle acque, Gesù che è il figlio di Dio chiede ai suoi di tenergli pronta una barca per potersi discostare dalla riva quel tanto che basta per potere essere visto e ascoltato da tutti. Questa barca, simbolo della chiesa, è poi in realtà una barchetta che avrà sempre le caratteristiche della piccolezza, dell’umiltà, dell’attenzione per il bene degli altri, come appunto è Cristo da cui nasce. Ognuno di noi è chiamato a tener pronto qualcosa di piccolo e umile per Gesù. Come san Francesco di Sales che oggi ricordiamo: aveva sentito con chiarezza quanto fosse capace di perdersi, come da solo non potesse giungere alla perfezione, all’amore, alla salvezza e questa consapevolezza lo rendeva dolce e accogliente verso tutti.
San Francesco di Sales, prega per noi.
Dalla Leggenda dei tre Compagni
Mentre passava vicino alla chiesa di San Damiano, fu ispirato a entrarvi. Andatoci prese a fare orazione fervidamente davanti all’immagine del Crocifisso, che gli parlò con commovente bontà: “Francesco, non vedi che la mia casa sta crollando? Va’ dunque e restauramela”. Tremante e stupefatto, il giovane rispose: “Lo farò volentieri, Signore”.
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