“Questo per voi il segno” della gioia
Natale del Signore
Is 52,7-10 Sal 97 Eb 1,1-6 Gv1,1-18
È la gioia la protagonista vera di questa santa notte, di questo santo giorno. La nostra gioia, la gioia cristiana, è un mistero che si compie: è il compimento dei nostri desideri, risposta alla nostra domanda più profonda, che è domanda di pienezza di vita, di senso sia per i dolori che per le gioie che viviamo.Per tutto l’Avvento l’abbiamo ricordato: c’è da attendere un Bambino, perché possa realizzarsi questo mistero della gioia. Abbiamo atteso un bambino… e con lui,il dono di uno sguardo nuovo, di una logica diversa. Dio sconvolge le nostre attese e ci apre un orizzonte per riconoscerlo. “Questo per voi il segno”: la povertà,la semplicità, la normalità del bene nella vita di ogni giorno, la fragilità e la precarietà. Si, perché Colui che è l’Eterno,l’ineffabile, l’inesprimibile, si fa l’Emanuele, il Dio con noi. Si rende presente fra noi, si rende palpabile, piccolo, povero, fragile. Questo è per noi il segno che tanto amiamo, ma onestamente, tanto ci scomoda e ci provoca. Il Signore della Creazione viene a dimorare nel grembo di una creatura, viene a porre la sua tenda in mezzo agli uomini e bussa alla porta del nostro cuore perché desidera dimorare nella nostra anima. Se apriamo radicalmente, come dice il profeta Isaia, la nostra gioia si moltiplica È una promessa seria.
“Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore”. Grazie Padre onnipotente nell’amore!
Dalla Lettera a tutto l’Ordine [FF221]
Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, ed aprite davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche voi, perché siate da lui esaltati.
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