Intimi a Lui
Venerdì XXXIV Settimana del Tempo Ordinario
Rm 10,9-18 Sal 18 Mt 4,18-22
Sant’Andrea Apostolo, Festa
Il Vangelo di oggi ci fa percepire la potenza della chiamata di Gesù e la pronta risposta dei primi quattro apostoli. Solitamente, nel mondo semitico, erano i discepoli ad accostarsi al maestro, mentre qui è Gesù che sceglie i discepoli. Questi uomini semplici e lavoratori si muovono spinti dalla Sua Parola autorevole, anticipata da uno sguardo che elegge. Con lo sguardo di Gesù, inizia già la consapevolezza della loro vocazione e il termine “seguitemi”, letteralmente “su, dietro di me”, ne mette in evidenza il legame con la persona, il senso di comunione di vita.
Gesù non ha iniziato una scuola di apprendimento della Legge, ma un discepolato in cui il rapporto, il legame personale è l’elemento fondante. L’adesione a Lui è espressa con una richiesta assoluta, intima e senza condizioni, alla quale aggiunge una promessa: i chiamati si trasformeranno al suo seguito in missionari, in apostoli. Lasciato lavoro e famiglia, si mettono a disposizione e vengono formati dal Maestro. Questo indica che vocazione e missione non avvengono nello stesso momento: la missione si sviluppa solo dal discepolato, dalla consuetudine di vita con Gesù.
Signore, donaci un cuore capace di amare e voce che sappia parlare di Te! Sant’Andrea, intercedi per noi.
Dalla Leggenda Maggiore di San Bonaventura [FF 1161]
Chi potrebbe descrivere degnamente il fervore di carità, che infiammava Francesco, amico dello sposo? Poiché egli, come un carbone ardente, pareva tutto divorato dalla fiamma dell’amor divino. Al sentir nominare l’amor del Signore, subito si sentiva stimolato, colpito, infiammato: quel nome era per lui come un plettro, che gli faceva vibrare l’intimo del cuore.
Gesù Cristo, nel cui potere erano e sono il cielo e la terra, il quale disse e tutto fu creato, si degnò di abbracciare a preferenza di ogni altra cosa!
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