I “passi” del discepolo
Lunedì XXXIII Settimana del Tempo Ordinario
Ap 1,1-5a; 2,1-5a Sal 1 Lc 18,35-43
Nel cieco di Gerico possiamo vedere l’immagine del vero discepolo, colui che vive i diversi aspetti presenti nell’insegnamento di Gesù. Egli è seduto e in una condizione di povertà, ma non si chiude in se stesso: è in ascolto vigilante di ciò che accade dentro e intorno a lui. Così, quando sente che si sta avvicinando Gesù, non lo lascia passare invano né si fa fermare da chi non comprende, ma grida a lui una preghiera forte, ripetitiva e insistente. La fede in Gesù lo spinge a sperare e gli da il coraggio di osare, chiedere la guarigione. Infine, lo stupore per la vista ritrovata e per la salvezza ricevuta in dono si trasforma in una sequela gioiosa, capace di attirare altri alla lode di Dio.
Donaci, o Signore, la grazia di vivere ogni giorno in ascolto vigilante, nella preghiera insistente, custodendo una fede che sa sperare, camminando dietro a Te nella gioia
Dalla Lettera a tutto l’ordine [FF 233]
Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio, concedi a noi miseri di fare, per tuo amore, ciò che sappiamo che tu vuoi, e di volere sempre ciò che a te piace, affinché, interiormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo seguire le orme del tuo Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo, e con l’aiuto della tua sola grazia giungere a te, o Altissimo, che nella Trinità perfetta e nell’Unità semplice vivi e regni e sei glorificato, Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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