Costruttori liberi e sapienti
Mercoledì XXXI Settimana del Tempo Ordinario
Fil 2,12-18 Sal 26 Lc 14,25-33
Oggi il Signore Gesù ci invita a riguardare le nostre priorità. Ci domanda di calcolare le spese del nostro cuore, per essere sapienti costruttori di un’esistenza solida. Vuole che portiamo a compimento il lavoro della nostra vita. Desidera che progrediamo nella gioia, evitando dissipazioni inutili e disordinate. Quando ci dice “…non puoi essere mio discepolo”, non vuole affatto scoraggiarci, tanto meno allontanarci da lui. Ma ci esorta a svincolarci da ogni legame opprimente e disordinato. Perché solo con il cuore libero raccoglieremo tutto il vigore necessario per fare la strada con lui, lieti e decisi. In altro modo, non ce la possiamo fare! Ogni schiavitù è peso e ostacolo, motivo di tristezza e insoddisfazione.
In questo cammino di libertà (…cantiere sempre aperto) deve accompagnarmi sempre una certezza: amando il Signore Gesù come priorità e centro della mia vita, vorrò più bene al padre, alla madre, alla moglie, ai figli, ai fratelli e alla mia mia stessa vita.
Signore Gesù, solo legandoci strettamente a te, possiamo voler bene e volere “il” bene, in modo giusto e sereno. Solo profondamente uniti a te, torneremo agli altri migliori di prima, pieni di amore per tutti.
Dalle Ammonizioni [FF 168]
Beato il servo che restituisce tutti i beni al Signore Iddio, perché chi riterrà qualche cose per sé nasconde dentro di sé il denaro del Signore suo Dio, e gli sarà tolto ciò che credeva di possedere.
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