Lc 11,15-26 

Gesù , libertà piena

Venerdì XXVII Settimana del Tempo Ordinario
Gal 3,7-14         Sal 110        Lc 11,15-26

“Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.” Questo versetto, lo possiamo considerare come la sintesi del Vangelo di oggi. Gesù ci dice di essere attenti al male, ci offre dei criteri per capirne la presenza e per reagire. Prima di tutto non possiamo accontentarci di ottenerne una liberazione a metà. Gesù è venuto per l’intera umanità e per salvaci interamente, in tutta la nostra persona. Chi non sta con Lui, disperde, cioè non avrà la pienezza della vita promessa! Avere dubbi o accettare solo qualcosa di Lui, significa stare contro di Lui perché non accogliamo l’interezza della Sua persona e del suo messaggio! Il male ci divide proprio passando attraverso la fessura dell’incredulità, della leggerezza. Dobbiamo avere la fede e il coraggio di rimanere nella lotta senza accomodarci.
L’altro criterio è quello della vigilanza. Il Vangelo ci dice che ”quando un uomo forte e ben armato fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è sicuro”. È necessario vigilare, come ci invita Papa Francesco: “per favore, non facciamo affari con il demonio”. Dobbiamo far sì che la nostra casa sia sempre abitata dallo Spirito del Signore, che sia Lui il nostro padrone perché una interiorità pulita, soprattutto pulita, non sia tentata dalla seduzione del male.

Signore, grazie perché sei la nostra difesa e tutto il nostro Bene!

Dalla vita seconda di Tommaso da Celano [FF709]
Questo Santo assicurava che la letizia spirituale è il rimedio più sicuro contro le mille insidie e astuzie del nemico. Diceva infatti: “Il diavolo esulta soprattutto, quando può rapire al servo di Dio il gaudio dello spirito. Egli porta della polvere, che cerca di gettare negli spiragli, per quanto piccoli della coscienza […] Per questo il Santo cercava di rimanere sempre nel giubilo del cuore, di conservare l’unzione dello spirito e l’olio della letizia.

 

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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