Guai a noi!
Martedì XXI Settimana del Tempo Ordinario
2Ts 2,1-3a.13-17 Sal 95 Mt 23,23-26
Sant’Agostino, Memoria
La giustizia, la misericordia e la fedeltà sono le “prescrizioni più gravi della Legge”, che corrispondono ai desideri e bisogni più profondi del nostro cuore. I guai di Gesù sono un grido per richiamarci a guardare dentro i nostri cuori, per portare la luce della verità nella profondità di noi stessi.
Noi infatti siamo stati scelti per entrare in possesso della gloria di Dio! Guai a noi quando serviamo il Signore limitandoci a fare solo ciò che è facilmente alla nostra portata; guai a noi quando cerchiamo il Signore solo per adempiere ad una ritualità vuota; guai a noi quando affanniamo il cuore con vanità e apparenze, finendo per soffocare la voce dello Spirito che lì ci parla per creare cose nuove.
Il Signore Gesù ci ha amati e ci ha dato una consolazione eterna! Torniamo a fissare lo sguardo su di Lui, l’unico Maestro, l’unico modello da imitare per camminare nella verità.
La parola di Dio è viva, efficace: discerne i sentimenti e i pensieri del cuore
Dalla Regola non bollata [FF 48]
Quindi tutti noi guardiamoci da ogni superbia e vana gloria, e difendiamoci dalla sapienza di questo mondo e dalla prudenza della carne. Lo spirito della carne, infatti, vuole e si preoccupa molto di possedere parole, ma poco di attuarle, e cerca non la religiosità e la santità interiore dello spirito, ma vuole e desidera una religiosità e una santità che appaia fuori agli uomini.
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