La trasparenza del cuore
Sabato VIII Settimana Tempo Ordinario
Gd17.20-25 Sal62 Mc11,27-33
I farisei cercano in ogni modo di far cadere Gesù nelle loro trame, ogni loro domanda è fatta con inganno, non per conoscere veramente chi sia Gesù, ma per poterlo accusare. I capi dei sacerdoti non sanno che Gesù legge nei loro cuori, e si illudono di poterlo ingannare con i loro ragionamenti e pregiudizi. Gesù risponde alla loro domanda ponendo un interrogativo circa il battesimo di Giovanni il Battista: non vuole metterli in difficoltà, ma vincere la loro ipocrisia. Infatti dona loro un’occasione di conversione, la possibilità di cercare la verità negli eventi, vuole che si aprano alla luce di Dio. Ma questi uomini non sanno andare oltre i loro schemi prefissati, hanno il cuore indurito e non possono vedere, in colui che parla, l’uomo mandato da Dio. Di fronte a questa loro durezza, Gesù non risponde alla loro domanda, semplicemente perché non potrebbero capire la risposta, qualunque cosa dica. Anche a noi è chiesto un cuore attento, libero da pregiudizi e schemi, per non cadere nell’ipocrisia. Il Signore si rivela in un cuore semplice, dove c’è spazio per accogliere la sua luce e lasciarci illuminare dalla sua parola di verità.
Signore Gesù, donaci la trasparenza del cuore.
Dalla vita seconda di Tommaso da Celano [FF 714]
Mentre teneva in grande pregio la gioia spirituale, evitava con cura quella vana, convinto che si deve amare diligentemente ciò che aiuta a progredire, e allo stesso modo si deve evitare ciò che è dannoso. La vanagloria la stroncava ancora in germe, non permettendo che rimanesse neppure un istante ciò che potesse offendere gli occhi del suo Signore.
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