«Custodiscili nel Tuo nome»
Mercoledì VII Settimana di Pasqua
At 20,28-38 Sal 67 Gv 17,11b-19
Continua oggi la lettura della preghiera sacerdotale di Gesù. Sono due le cose che il Figlio chiede al Padre per i suoi discepoli: che li custodisca nel suo nome e che li consacri nella verità.
A Gesù sta a cuore il legame profondo con lui, dono meraviglioso del Padre che si fonda sull’ascolto della sua Parola, e chiede con fiducia, per i suoi discepoli e per noi, questo dono di rimanere nella verità, nella fede, per non cadere nella menzogna e nell’incredulità che sono invece i “doni” del mondo.
Queste parole sono per noi sorgente di gioia: siamo nella preghiera del Figlio al Padre, siamo fondati e custoditi in questo amore affinché possiamo avere in noi la stessa pienezza di gioia di cui gode Gesù. Su questa gioia si fonda la nostra gioia, sulla fedeltà del Padre e del Figlio il nostro desiderio di vivere la fedeltà e la certezza della nostra speranza.
La tua parola Signore è verità: consacraci nella verità.
Dalle Lodi di Dio Altissimo [FF 261]
Tu sei santo, Signore solo Dio, che compi meraviglie.
Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo,
Tu sei onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra.
Tu sei protettore, Tu sei custode e difensore,
Tu sei fortezza, Tu sei rifugio.
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede,
Tu sei la nostra carità, Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna,
grande e ammirabile Signore,
Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
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