Venerdì V Settimana del Tempo ordinario
Ger 20,10-13 Sal 17 Gv 10,31-42
“Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco” (Mc 6,31)
I giudei rimproverano Gesù e lo vogliono uccidere. Dicono che è un uomo che si fa Dio. E invece Gesù è Dio che si fa uomo. Lui, consacrato del Padre, per amore viene a condividere la nostra condizione umana per sconfigge la morte. Gesù sa bene che sta giungendo la sua ora. Nei vangeli che leggiamo in questi giorni, va rivelando sempre un po’ più apertamente il mistero del Padre, la comunione profonda che lo unisce a lui. Ma la risposta degli uomini si fa ogni giorno più ostile. Molti, però, vanno da lui al di là del Giordano, il luogo del battesimo. È il luogo speciale, silenzioso, dove il Padre ha manifestato Gesù come Figlio amato. Lì molti lo riconoscono, secondo la testimonianza del Battista, e credono in lui. A volte c’è bisogno di tornare alle origini, per comprendere la propria storia di salvezza. Al di là del frastuono, della fretta, in disparte si è aiutati a conoscere il Signore nella verità.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 692]
“È bene leggere le testimonianze della Scrittura, ed è bene cercare in esse il Signore nostro Dio. Ma, per quanto mi riguarda, mi sono già preso tanto dalle Scritture, da essere più che sufficiente alla mia meditazione e riflessione. Non ho bisogno di più, figlio: conosco Cristo povero e Crocifisso”.
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