Mercoledì della Settimana Santa
Is 50,4-9 Sal 68 Mt 26,14-25
Hai deciso di darmi salvezza (Sal 68,7)
In questi giorni che ci separano dal Triduo, stiamo ascoltando brani di Vangelo che ci mostrano come Gesù affronta il dolore e il tradimento: è preoccupato per i suoi, li vuole preparare e consolare. Il suo linguaggio si fa sempre più schietto e diretto, con una concretezza che fa arrabbiare i capi del popolo. Nel Vangelo di ieri a Pietro aveva annunciato senza mezze misure il suo tradimento e l’incapacità di seguirlo in quel momento, ma quanta premura nel tranquillizzarlo dicendogli: “lo farai in seguito”. Oggi la stessa schiettezza con parole che sembrano ancora più dure è per Giuda, discepolo disorientato e confuso. “Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!”, dice Gesù nell’estremo tentativo di provocare una reazione in lui. Vuole aiutare Giuda a leggere il suo stesso cuore: sta precipitando nelle tenebre e pensa proprio che la sua vita non valga nulla. Gesù anche in questo momento drammatico è preoccupato di sanare, guarda i cuori delle persone e fa un nuovo tentativo di offrire a Giuda la possibilità di prendere coscienza del dono che sta rifiutando.
Dalle Ammonizioni [FF 153] Considera, o uomo, in quale sublime condizione ti ha posto il Signore Dio, poiché ti ha creato e formato a immagine del suo Figlio diletto secondo il corpo e a similitudine di lui secondo lo spirito.
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